DOPING SINNER: “E’ ingiusto” I Pesantissima presa di posizione: “colpiamo i dopati”
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Il fuoriclasse del tennis mondiale Jannik Sinner - Ansa - Dotsport.it
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Aumenta l’ansia tra i tifosi per il processo sul caso doping a cui sarà sottoposto Jannik Sinner. Il rischio di una squalifica è concreto
La clessidra scorre inesorabile, i giorni che separano Jannik Sinner dal giorno del giudizio sono sempre di meno. E con l’avvicinarsi del 16 aprile, la data stabilita dal TAS di Losanna per discutere del caso doping legato al fuoriclasse del tennis mondiale, ansia e preoccupazione aumentano a dismisura.
Il Tribunale Arbitrale dello Sport emetterà la sua sentenza il 17 aprile dopo aver discusso il ricorso inoltrato dalla WADA contro l’assoluzione dell’ITIA sulla vicenda del famigerato Clostebol.
L’agenzia mondiale antidoping continua a parlare di un evidente comportamento colpevole e negligente tenuto dal numero uno del tennis mondiale. Come dichiarato dal numero uno della WADA Sinner era ed è responsabile del suo staff nonostante non fosse a conoscenza delle condizioni di salute del fisioterapista Giacomo Naldi.
Sta di fatto che il fuoriclasse altoatesino rischia di andare incontro a una squalifica di almeno dodici mesi che lo costringerebbe a saltare tutti gli impegni del 2025 e dei primi mesi del 2026. Una tragedia sportiva da tutti i punti di vista.
Doping Sinner, c’è chi dice no: Jannik ha un nuovo alleato
Mentre dalla WADA giungono bordate micidiali ormai a scadenza quasi quotidiana c’è chi prende posizione a favore del fuoriclasse azzurro. E a sorpresa non si tratta della Federazione italiana o di qualche amico e collega di Sinner.
A schierarsi al fianco del tennista di San Candido è niente meno che la Professional Tennis Players Association (PTPA), associazione fondata durante il periodo della pandemia da Novak Djokovic. Ed è il direttore esecutivo dell’associazione, Ahmad Nassar, a lanciare pesanti critiche nei confronti della WADA.
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Sinner, arriva la difesa a spada tratta: i tifosi esultano
Il comunicato della PTPA è una vera e propria arringa difensiva a favore di Sinner: “Il sistema antidoping dovrebbe preoccuparsi di colpire i dopati. I dopati sono coloro che cercano di migliorare le proprie prestazioni tramite sostanze illegali“.
Nassar continua nella sua requisitoria: “Le sostanze illegali e le soglie di test per i risultati positivi devono essere strutturate. Questo però non accade. Parliamo per lo più di quantità irrisorie, cose che in realtà non migliorano le prestazioni. Questo è l’inizio dell’ingiustizia per tutti“.