“Polizia: ci segua subito”: Luca Toni sotto choc, 7 milioni di euro di buco
Luca Toni nei guai. L’ex bomber di Fiorentina e Bayern Monaco è rimasto coinvolto in un intricato e inquietante caso di cronaca giudiziaria.
Il suo classico gesto di esultanza, la mano destra agitata all’altezza dell’orecchio e accompagnata da un leggero scuotimento del capo, ha mandato in estasi milioni di tifosi e appassionati. Luca Toni è riuscito a conquistare a suon di gol la stima e l’affetto dei sostenitori di tutte le squadre in cui ha giocato.
L’ex centravanti originario della provincia di Modena non è nato campione come molti suoi colleghi, non era baciato da un talento naturale ma ha dovuto mangiare il pane duro tipo della gavetta e di qualche porta sbattuta in faccia.
Toni ha iniziato a calcare il grande palcoscenico del calcio che conta in età relativamente avanzata: ha infatti ventisei anni quando si mette in luce realizzando raffiche di gol nel Palermo di Zamparini.
Il resto è storia, con la S maiuscola: il passaggio alla Fiorentina dove conquista titolo di capocannoniere in Serie A e subito dopo i mondiali del 2006 con la Nazionale italiana. C’è stato poi ancora tanto nella carriera di Toni, dai tre anni trascorsi al Bayern Monaco fino allo scudetto sfiorato nella prima Roma di Claudio Ranieri.
Luca Toni, quanti problemi nel post carriera: anche una maxi truffa
Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo il bomber modenese ha prima tentato la carriera da dirigente per poi indossare i panni, decisamente più riusciti, di commentatore tecnico sulla piattaforma streaming DAZN delle gare di Serie A.
Ora Luca Toni è un uomo e un professionista sereno e appagato, ma qualche anno fa rimase vittima di un clamoroso e drammatico raggiro, una truffa in piena regola in cui perse considerevoli risorse economiche.
Luca Toni, l’inganno è servito: centinaia di migliaia di euro volati via
Tutto nacque quando due suoi conoscenti lo convinsero ad investire in una società, la Proprestige, che avrebbe dovuto garantire a lui e ad altri soci guadagni ingenti e sicuri. Non più tardi di qualche mese fa per i due suddetti personaggi si sono spalancate le porte del carcere con l’accusa di bancarotta fraudolenta. Luca Toni tra l’altro aveva coinvolto in questa disavventura alcuni suoi ex colleghi e amici come Cristian Zaccardo, Sebastien Frey e Riccardo Montolivo.
Questa società aveva messo a segno svariate truffe come l’acquisto di una società agricola di Matera e di una quota dello Schlosshotel Velden in Carinzia. Nell’arco di qualche anno però la Proprestige ha accumulato un debito di quasi 7 milioni di euro.