Sinner nella storia: disintegrato Zverev 3-0 | L’Australia è di nuovo sua, come un anno fa
Come 365 giorni fa: Sinner vince ancora il primo Slam stagionale. In Australia è un tripudio: nessuno come lui nella storia azzurra.
Sono passate da poco le 12,30 in Italia quando Jannik Sinner trafigge per l’ultima volta l’avversario del giorno, quell’Alexander Zverev che non ha potuto far altro che soccombere sotto ai colpi del conclamato numero 1 al Mondo.
Un sospiro verso l’alto, poi il ritorno sulla Terra, o meglio sul cemento. Una gioia contenuta, quasi stentata, quella dell’altoatesino fresco vincitore del suo secondo Australian Open, il terzo Slam in totale nella straordinaria carriera che sta costruendo mattoncino dopo mattoncino, trionfo dopo trionfo.
Andando contro i tanti detrattori, gli invidiosi, i denigratori seriali. Contro i Kyrgios, contro l’antidoping, contro i patriottici che non lo considerano degno di essere loro simile.
Eppure la Patria, il buon Jannik l’ha sempre difesa alla sua maniera: vincendo e convincendo per sé stesso e per gli altri. Con la maglia azzurra e pure con quella giallo canarino indossata nella kermesse australiana. E l’epilogo è sempre stato il medesimo: la palla che sbatte dall’altra parte e il sospiro verso l’alto, quasi a certificare la consapevolezza di essere il migliore.
La partita contro Zverev
Non c’è mai stata storia: 3-0 in meno di 3 ore di gioco. 6-3, 7-6, 6-3: fin dall’inizio della gara, Sinner ha imposto il suo self control glaciale, evitando le palle forzate e scagliando in punto quelle importanti.
Poco da fare per il tedesco, travolto anche nel suo miglior momento all’interno della gara: quel secondo set portato a fatica al tie break, dove era quasi riuscito ad impensierire Jannik con aggressività e servizi potenti.
Anche l’avversario lo celebra: “Hai meritato la vittoria”
“Vi assicuro che fa schifo stare qui e non poter toccare il trofeo. Complimenti, Jannik. Hai meritato la vittoria, sei il numero uno del mondo e non di poco. Speravo di essere più competitivo, ma sei troppo forte.”
Così Zverev nel post partita, dichiarazioni rivolte direttamente allo stesso Sinner. Una chiosa pubblica che farà sicuramente piacere a Jannik, senza ombra di dubbio la cosa migliore che sia capitata al tennis italiano nella nostra storia.