Addio alla capitale: fiducia finita per il tecnico | La sua avventura è già terminata
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Una panchina vuota - LaPresse - Dotsport.it
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Un esonero del tutto inatteso tra per essere annunciato. Le polemiche non mancano così come i pessimi risultati della squadra quest’anno
Quella di esonerare l’allenatore è una cattiva abitudine quasi impossibile da estirpare. Quando una squadra non ottiene i risultati sperati e non centra gli obiettivi fissati dalla società, a pagare il prezzo più alto è sempre e solo la guida tecnica.
È una costante della storia del calcio, una prassi che non passerà mai di moda. Limitando il nostro spazio di osservazione alla sola Serie A, quanto è accaduto nella Capitale da settembre ad oggi è a dir poco esemplare.
La Roma ha iniziato la stagione con Daniele De Rossi in panchina, sulla scorta di un contratto triennale siglato con l’ex capitano giallorosso a ridosso dell’estate. A metà settembre dopo appena quattro turni di campionato il presidente Dan Friedkin ha deciso di esonerarlo.
Al posto dell’ex Capitan Futuro è arrivato Ivan Juric che al termine di due mesi semplicemente devastanti è stato a sua volta sollevato dall’incarico. A metà novembre per salvare il salvabile l’imprenditore americano ha chiamato Claudio Ranieri.
Addio alla capitale, la decisione è presa: tutti i dettagli
L’allenatore testaccino, tornato per risollevare le sorti della squadra giallorossa dopo aver annunciato qualche mese prima il suo addio al calcio, è stato così il terzo tecnico avvicendatosi sulla panchina romanista.
Da una Capitale all’altra, tutto il mondo è paese. In questo caso Roma chiama e Londra risponde. C’è infatti un altro allenatore che rischia di fare la stessa fine di tanti suoi colleghi alla luce di una serie di risultati a dir poco deludenti.
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Addio alla capitale, l’esonero è a un passo: non si torna più indietro
Il riferimento è al Tottenham che nel derby contro l’Arsenal ha incassato l’undicesima sconfitta della stagione. Un ko pesantissimo che relega gli Spurs in tredicesima posizione. Un risultato a dir poco umiliante per una squadra partita con ben altre ambizioni di classifica.
E non è un caso che un ex grande rivale dei bianchi londinesi, l’ex centrocampista dell’Arsenal e della Nazionale francese Emmanuel Petit, abbia chiesto a gran voce l’esonero del tecnico Ange Postecoglu, l’australiano di origine greca da un anno e mezzo alla guida del Tottenham. “Non mi piace dirlo ma non puoi licenziare i giocatori, quindi devi licenziare l’allenatore“. Un giudizio secco e inequivocabile.