Un altro juventino a processo: sentenza ufficiale | Ecco la pena
La Juventus sta attraversando un momento molto difficile. E le notizie che giungono in merito a un suo big alimentano la tensione
La stagione della Juventus non sta andando nella direzione auspicata alla vigilia da proprietà e dirigenti. L’estate scorsa le aspettative in casa bianconera erano di gran lunga superiori ai risultati ottenuti finora da Koopmeiners e compagni.
Thiago Motta dopo appena sei mesi dal suo arrivo alla Continassa è già sulla graticola, investito da una valanga di critiche soprattutto da parte dei tifosi. La società per ora fa quadrato, ma è pressoché scontato che senza un repentino cambio di marcia la posizione del tecnico italo-brasiliano sarebbe fortemente a rischio.
I problemi della Juventus non si limitano tra l’altro alla gestione dell’ex allenatore del Bologna. È sempre più spinoso il caso di Dusan Vlahovic che a un anno e mezzo dalla scadenza di contratto avrebbe deciso di non rinnovare.
Uno scenario che impone una decisione definitiva e in tempi brevi al direttore tecnico Cristiano Giuntoli. La cessione del centravanti serbo, certamente a giugno se non addirittura in questo mese di gennaio, non è più derogabile.
Juventus, un caso dopo l’altro: Giuntoli non sa più cosa fare
La Juventus somiglia a una polveriera, a maggior ragione se fossero vere le indiscrezioni di queste ultime ore secondo cui la posizione dello stesso Giuntoli non sarebbe più così salda. Scenari per ora solamente ipotetici ma impossibili da escludere a priori.
Una delle poche note liete di questa travagliata stagione bianconera si chiama Kenan Yildiz: il diciannovenne trequartista turco è letteralmente esploso collezionando una serie di prestazioni di alto livello sia in campionato che in Champions League.
Juventus, la mazzata delle ultime ore: tifosi senza parole
Proprio a proposito del fantasista turco una notizia non proprio esaltante è giunta in casa Juve nelle ultime ore. Il giovane talento di origine tedesca dovrà infatti versare la cifra di 170 mila euro al suo ex agente, a fronte di una richiesta di indennizzo di 4 milioni di euro.
Ad averlo stabilito è il lodo del Collegio di Garanzia del Coni, che non è entrato nel merito della giusta causa della revoca del mandato da parte del calciatore bianconero nei confronti del suo vecchio procuratore. Piove sul bagnato, anche se questa è una pioggerella quasi impercettibile.