Portato via con la forza dalla polizia: l’ex biancazzurro in manette | La violenza ripresa dalle telecamere
Un caso internazionale ha segnato il primo giorno del nuovo anno. La polizia italiana è accusata di violenza contro un famoso calciatore
Il rapporto tra il mondo del calcio, in particolare quello italiano, e la giustizia è piuttosto controverso. Nel nostro Paese purtroppo in varie circostanze i tifosi hanno dovuto assistere a giocatori portati via in manette perché accusati di svariati reati.
L’evento più tristemente noto risale alla primavera del 1980 quando a causa dell’inchiesta sullo scandalo del cosiddetto Totonero alcuni tra i campioni più acclamati dell’epoca subirono l’onta dell’arresto, ripreso in diretta dalle telecamere della RAI.
Più di recente sono finiti in carcere altri grandi calciatori come l’ex bomber di Lazio e Bologna Beppe Signori, poi assolto completamente da tutte le accuse, sempre in merito a un filone d’inchiesta legato alle scommesse.
Quanto accaduto qualche giorno fa però è un caso completamente diverso, una vicenda di respiro internazionale che a quanto pare vede coinvolti direttamente lo Stato d’Israele e il nostro Paese.
Arrestato e malmenato dalla polizia, ormai è un caso politico: tutti i dettagli
La vicenda di cui si parlato molto negli ultimi giorni e che fa ancora discutere in questi primi giorni del 2025 riguarda un ex centrocampista belga di origini congolesi che ha militato in Serie A con la maglia del Genoa per due stagioni, dal 2017 al 2019 e in Serie B nel Pescara.
Lui è Stephane Omeonga, che alla vigilia di Natale era a bordo di un aereo ancora fermo sulla pista dell’aeroporto di Fiumicino in attesa di decollare per Tel Aviv. L’ex rossoblù infatti gioca da due anni in Israele tra le file dell’Ihud Bnei Sakhnin.
La vicenda dell’ex Genoa fa il giro del mondo: tifosi senza parole
Mentre era in attesa di partire Omeonga è stato preso da alcuni poliziotti che con metodi tutt’altro che urbani lo hanno ammanettato e fatto scendere dall’aereo stesso. In u lungo post pubblicato sui suoi profili social Omeonga ha lanciato esplicite accuse di razzismo nei confronti dei poliziotti, rei di averlo maltrattato e picchiato senza alcun motivo.
In effetti non sono affatto chiare le ragioni di questo ingiustificato comportamento delle forze dell’ordine nei confronti di un cittadino belga in possesso di regolari documenti. Si è vociferato di una sua presenza in una fantomatica black-list stilata da Israele. Ma qualcosa non torna, anche perché Omeonga da due stagioni gioca e vive proprio in Israele.