Addio Fabio Cannavaro: il triste annuncio in diretta | Non doveva andare in questo modo
È stato uno dei difensori più forti nella storia del calcio italiano, Fabio Cannavaro. Anche lui però ha vissuto momenti molto difficili
Fu nel super Parma costruito dall’ex patron della Parmalat, Calisto Tanzi, che Fabio Cannavaro da giovane promessa del calcio italiano si trasformò in un campione autentico, in uno dei difensori più forti e completi di sempre.
Con la maglia gialloblù del club ducale l’ex talento cresciuto nel settore giovanile del Napoli che faceva il raccattapalle nelle partite degli azzurri all’epoca di Maradona si è trasformato in un difensore di altissimo livello.
Insieme a Lilian Thuram e a Gigi Buffon, Cannavaro costituì per anni una delle difese più forti del mondo che ha portato il Parma nell’empireo del calcio italiano e internazionale. Tutti e tre si sono poi ritrovati insieme alla Juventus, dove il centrale partenopeo arrivò nell’estate del 2004.
L’apice della carriera per Cannavaro è l’estate del 2006, quella del titolo mondiale conquistato in Germania con la maglia della Nazionale italiana sotto la guida di Marcello Lippi. Un rapporto, quello con il tecnico viareggino, proseguito anche dopo che lo stesso Cannavaro appese gli scarpini al chiodo.
Fabio Cannavaro, l’addio al calcio era scontato: la confessione a distanza di anni
Nominato miglior difensore del Mondiale tedesco l’ex Parma ha poi conquistato il trofeo più prestigioso a livello individuale per qualsiasi calciatore, il Pallone d’Oro. Eppure quell’esperienza unica e irripetibile ha rischiato di non essere mai vissuta.
Nel corso di un’intervista rilasciata qualche giorno fa Cannavaro, tra i vari temi affrontati, ha parlato del momento in cui pensò di ritirarsi dall’attività agonistica, peraltro a soli 31 anni. Un pensiero che per fortuna non riuscì a mettere in pratica.
Cannavaro, i ricordi bruciano ancora: le parole non lasciano dubbi
Le sue parole hanno innescato da subito dibattiti e accese discussioni sui social tra gli appassionati di calcio: “All’Inter stavo per mollare il calcio, alla Juve con Buffon e Thuram ero a casa. Malesani come Guardiola: nel 1998 a Parma faceva le stesse cose che Pep fa oggi al Manchester City. Lippi è stato un secondo papà. Chiesa? Enrico era più forte di suo figlio Federico“.
Se Cannavaro ha vinto mondiali e Pallone d’Oro deve ringraziare dunque la Juventus che lo prelevò dall’Inter in uno scambio con il portiere uruguaiano Carini, durante l’estate del 2004. A volerlo a Torino fu soprattutto Fabio Capello, che nella tarda primavera approdò in bianconero dopo cinque anni trascorsi nella Capitale.