La malattia ha preso il sopravvento: tragedia nello sport italiano | I medici non hanno potuto nulla
Un altro devastante lutto investe il mondo dello sport. Stavolta la causa è una grave malattia contro cui non c’è stato niente da fare
Il mondo dello sport continua a perdere alcuni dei suoi grandi protagonisti. Purtroppo anche durante il periodo delle festività di fine anno l’elenco dei lutti continua ad allungarsi, lasciando solo una lunga scia di dolore tra tifosi e appassionati.
Non c’è disciplina sportiva che sia purtroppo esente da vicende luttuose: dal calcio al basket passando per i motori, l’atletica e il ciclismo, ogni ambiente sportivo ha fatto e dovrà fare i conti con la scomparsa di qualche sua figura di riferimento.
La drammatica notizia che arriva in queste ultime ore non fa che confermare questa drammatica tendenza. Questa volta ad andarsene è un ex dirigente e talent scout di grande livello, un uomo che ha lasciato un segno profondo nel suo sport di riferimento.
A dare l’annuncio della sua morte sono state le sue due figlie attraverso un drammatico e commovente messaggio che ha lasciato senza parole milioni di appassionati. Alla fine a vincere è stata, purtroppo, la malattia.
Sport mondiale in lutto, le lacrime di tutto il Sudamerica
Il dirigente in questione tra l’altro era conosciuto e molto stimato non solo in Europa, ma in tutto il Sudamerica dove aveva lasciato una traccia significativa con il suo lavoro. Stiamo parlando di Gianni Savio, scomparso a 76 anni a causa di una malattia con cui conviveva da parecchio tempo.
Savio è stato uno dei principali dirigenti del ciclismo oltre che un talent scout infallibile, avendo scoperto alcuni campioni delle due ruote del calibro di Andrea Tafi, Michele Scarponi e Franco Pellizzotti tra gli italiani. Tra gli stranieri il vincitore del Tour de France del 2019 Egan Bernal.
Ciclismo in lutto, il dolore di tutta la Colombia: ecco perché
Savio, piemontese doc, era stato commissario tecnico della Colombia all’inizio degli anni duemila e proprio durante la sua illuminata gestione Santiago Botero ai mondiali di ciclismo del 2002 vinse la medaglia d’oro nella cronometro individuale maschile, ad oggi l’unico successo iridato nella storia del Paese sudamericano.
Gianni Savio si era poi trasferito in Venezuela dove aveva contribuito in misura importante alla crescita del movimento ciclistico locale. Messaggi di cordoglio sono arrivati in queste ore proprio dai due paesi latinoamericani.