“Non puoi in farlo Italia”: il Milan rischia grosso | Cardinale era stato avvisato
Gerry Cardinale ha detto di voler costruire un Milan sempre più competitivo e al tempo stesso sostenibile. I tifosi sono spiazzati
Investire non vuol dire sperperare. Questo è il mantra che accompagna da sempre gli investitori stranieri che acquistano società di calcio nel nostro Paese, cosa che avviene puntualmente da oltre dieci anni. A fare da apripista è stato James Pallotta, il finanziere di Boston che rilevò la Roma nel 2011.
Nel frattempo mentre il tycoon italo-americano è uscito di scena l’ondata degli imprenditori made in USA nel calcio italiano è cresciuta col passare del tempo. Il Milan, forse l’esempio più eclatante da questo punto di vista, ha cambiato proprietà due volte negli ultimi sette anni.
Il fondo di investimento americano Elliott ha ceduto le quote di maggioranza del club rossonero a un altro business man a stelle e strisce, il presidente di RedBird Gerry Cardinale le cui mosse in questi primi due anni non hanno prodotto i risultati sperati.
I tifosi milanisti sono furiosi soprattutto per la decisione di mandare via l’ex dg Paolo Maldini e il ds Ricky Massara, che avevano contribuito alla conquista del diciannovesimo scudetto della storia del Milan nel 2022.
Milan, Cardinale non si nasconde: decisione sofferta
Nel corso di un suo intervento reso al cospetto di alcuni analisti di Harvard il numero uno di RedBird ha tracciato un primo bilancio della sua avventura alla guida del Diavolo garantendo per il futuro un impegno ancora più consistente da tutti i punti di vista.
Cò detto, Cardinale ha mandato un messaggio ai tifosi, una sorta di vademecum programmatico che non è stato accolto con particolare entusiasmo dagli stessi sostenitori: “La maggior parte di coloro che investono in società sportive lo fanno perché sono coinvolti emotivamente. Mettono la vittoria dei campionati al di sopra di tutto il resto e questo spesso li porta a commettere l’errore di pensare che spendere troppo per schierare una squadra di stelle sia linearmente correlato alla vittoria. Ma questa è la cosa peggiore che puoi fare come investitore“.
Milan, il Cardinale pensiero è molto chiaro: non ci sono dubbi
Cardinale dunque non intende caricare i bilanci del Milan di un impegno eccessivo sotto l’aspetto finanziario. Il tycoon a stelle e strisce però non è affatto pentito di aver acquistato un club prestigioso e iconico come il Milan.
“Quando abbiamo acquistato il Milan molti proprietari di squadre sportive americane mi hanno chiamato per dirmi: ‘Sei pazzo’. Hanno cercato tutti di farmi cambiare idea: ‘Non puoi fare affari in Italia, è impossibile fare soldi nel calcio europeo’. Nessun però è riuscito a convincermi di una cosa del genere“.