Tragico addio all’ex Juventus: il tumore ha vinto la battaglia | Se ne va a soli 26 anni
Una grave forma di tumore ha colpito un ex talento della Next Gen della Juventus. Un dramma che ha avuto dalle conseguenze devastanti
Il mondo del calcio ha da sempre dovuto fare i conti con quello che è stato definito il male del ventesimo secolo. Il cancro è una piaga che colpisce indistintamente tutti, senza fare figli e figliastri, senza distinguere tra il comune cittadino e il personaggio pubblico.
Pertanto anche il rutilante e variopinto mondo del pallone ha visto più volte materializzarsi l’incubo del tumore che ha aggredito alcuni dei suoi protagonisti in giovanissima età. Uno dei casi più eclatanti e che più ha lasciato il segno risale a una trentina d’anni fa.
Chi non ricorda la tragica parabola di Andrea Fortunato, talento purissimo della fascia sinistra, punto di forza della Juventus già a ventidue anni. Una carriera da predestinato, un futuro assicurato da protagonista in bianconero e in Nazionale.
Poi all’improvviso la doccia gelata, il dramma che si consuma in una sola parola, leucemia. Una delle forme più aggressive di cancro del sangue che in meno di un anno portò alla morte di Fortunato, a soli ventitré anni.
Ex Juventus, un altro dramma trent’anni dopo: il racconto commuove tutti
A distanza di quasi trent’anni da quella tragedia ancora una volta è la Juventus a vivere un secondo dramma, per fortuna con un esito diverso. Uno dei giovani più promettenti cresciuti nella Next Gen bianconera ha attraversato le forche caudine della malattia tumorale.
Con una differenza sostanziale: oggi l’ormai ex talento juventino è vivo e vegeto, anche se a malincuore ha dovuto arrendersi alle conseguenze del cancro che lo ha costretto ad annunciare il suo ritiro dall’attività agonistica a soli ventisei anni.
L’ex Juventus non può più giocare, ecco di chi si tratta
Lui è Simone Muratore, centrocampista cuneese nato e cresciuto nel settore giovanile bianconero che nel 2020 fu convocato in prima squadra da Maurizio Sarri. Grazie al tecnico di Figline Valdarno Muratore collezionò 4 presenze nella stagione nono scudetto consecutivo della Juventus.
Sembrava l’inizio di una carriera luminosa fino a quando i medici gli diagnosticarono una forma molto aggressiva di tumore al cervello, un neurocitoma al ventricolo sinistro. Un nemico di gran lunga più terribile dei centrocampisti avversari con i quali doveva confrontarsi la domenica. La battaglia per fortuna è stata vinta, Simone adesso sta bene ma ha dovuto dire addio al calcio giocato. “Impari a dare importanza alle cose quando sei a un passo dal poterle perdere“, le sue parole che hanno il sapore della speranza. Forza Simone!.