Sinner, dopo il doping finisce in tribunale: ribaltata la sentenza | “Fonte imprevedibile di sostanza proibita”
Il 2025 è alle porte e Sinner è pronto a tornare in campo ma l’attesa è per la sentenza del TAS sul caso doping. Possibile un colpo di scena
Il ritorno in campo che lo vedrà subito grande protagonista agli Australian Open, il primo torneo del Grande Slam del 2025 che affronterà da campione in carica. Ma soprattutto l’attesa spasmodica per la sentenza del TAS sull’ormai famigerata vicenda del Clostebol.
I primi due mesi del nuovo anno saranno a dir poco intensi per Jannik Sinner. “Vincere è difficile, ripetersi lo è molto di più“, amava ripetere Julio Velasco. Un monito, quello del guru della pallavolo italiana, che molti atleti hanno fatto proprio.
Il tennista azzurro numero uno del ranking mondiale sarà dunque chiamato a difendere il titolo conquistato a Melbourne lo scorso anno e qualche settimana dopo dovrà incrociare le dita sperando che il Tribunale Arbitrale dello Sport accolga le sue tesi difensive.
A Losanna discuteranno il caso Sinner/Clostebol quasi certamente nella seconda metà di febbraio. Il ricorso presentato dalla WADA sembra avere delle buone possibilità di essere accolto dai giudici del tribunale. Un’importante novità delle ultime ore potrebbe però rimescolare le carte.
Sinner, il caso doping si ribalta completamente: cosa è successo
Qualche settimana fa è stato il direttore generale della WADA in persona, Olivier Niggli, a ipotizzare l’introduzione di modifiche regolamentari per gestire meglio i cosiddetti casi di ‘doping involontario’, proprio come è accaduto a Jannik Sinner.
Ora quelle intenzioni sono diventate realtà: a partire dall’1 gennaio del 2027 saranno operativi un paio di cambiamenti significativi destinati a incidere su tutta la fattispecie dell’uso di sostanze dopanti. La prima novità consiste nel passaggio da prodotto contaminato a fonte di contaminazione.
Sinner, la svolta clamorosa della WADA: tifosi del tutto spiazzati
In estrema sintesi si parlerà di “fonte imprevedibile di sostanza proibita” che si può tradurre in questo modo: ingestione di una medicina che contiene la sostanza proibita la quale non è specificata nell’etichetta.
La consumazione di cibo o di una bevanda, come per esempio la carne o l’acqua contaminata, che contiene la sostanza proibita senza un avvertimento preciso o una comunicazione che notifichi la possibile presenza della sostanza stessa. Tutto questo però rischia di non avere conseguenza alcuna sul verdetto che il TAS dovrà emettere in merito alla positività di Sinner. Queste modifiche al regolamento della WADA saranno operative non prima del 2027, dunque in teoria sono inapplicabili.