La Roma del calcio in lutto: ci lascia un’icona | La tragedia nella notte
Nei giorni in cui il mondo del calcio ha tremato per le condizioni di salute di Edoardo Bove un grave lutto colpisce il mondo giallorosso
Sono giornate molto particolari quelle vissute dal calcio italiano a partire da domenica scorsa. Il grave malore accusato da Edoardo Bove, accasciatosi a terra durante la sfida tra la Fiorentina e l’Inter, ha fatto temere per un epilogo tragico.
Per fortuna il giovane centrocampista viola pare aver superato il momento critico e nei prossimi giorni, dopo aver concluso tutti gli accertamenti a cui sarà sottoposto, lascerà l’ospedale Careggi dove si trova ricoverato, per fare ritorno a casa.
Rimane, com’è inevitabile che sia, un enorme punto interrogativo in merito al prosieguo dell’attività agonistica del centrocampista cresciuto nel vivaio romanista. Un tema assai delicato che troverà una risposta solo tra qualche giorno.
Purtroppo però per una buona notizia che arriva da Firenze ne è arrivata un’altra, quasi in contemporanea, di tenore diametralmente opposto. Mentre tifosi e appassionati tirano un sospiro di sollievo per Bove, un nuovo lutto colpisce al cuore il calcio italiano.
Roma, una grave perdita scuote il calcio capitolino: se n’è andato all’improvviso
Qualche sera fa si è infatti spento un giocatore molto amato dai suoi tifosi, un ex centrocampista che proprio come Bove era nato e cresciuto nella Capitale ma che come spesso capita era riuscito a diventare un beniamino del pubblico e a fare fortuna lontano dalla Città Eterna.
Stiamo parlando di Roberto Pazienza, scomparso in piena notte all’età di 80 anni. Pazienza, nato per l’appunto a Roma, era diventato un pilatro della Jesina Calcio, il club della città che ha dato i natali a Roberto Mancini.
Roma, il lutto sconvolge un’intera tifoseria: squadra con il lutto al braccio
La Jesina celebrerà degnamente Pazienza giocando con il lutto al braccio nella prossima gara del campionato Promozione. L’ex centrocampista indossò la maglia biancorossa dal 1963 al 1967 offrendo un contributo decisivo alla vittoria del campionato di Serie D nella stagione 1964-65.
Pazienza ha collezionato 130 presenza e realizzato ben 14 gol. Dopo aver appeso le scarpe al chiodo ha iniziato la carriera di tecnico dei settori giovanili, sia nell‘Aurora che nella Jesina. Un compito che ha svolto con straordinario impegno e dedizione: non sono pochi infatti i giovani che Pazienza ha lanciato nel calcio che conta, soprattutto a livello di Serie C e B.