Ritrovato morto nel bagagliaio dell’auto: calcio italiano in lutto | Una storia di debiti finita nel peggiore dei modi
Riaffiora in questi giorni una vicenda a dir poco macabra e inquietante in cui la vittima fu un ex protagonista del nostro calcio
Quando il calcio si mescola con la cronaca nera e sfocia in tragedia. È successo in passato e continua a succedere. Non tutti i giocatori morti se ne sono andati per cause naturali, leggansi soprattutto malattie. A volte qualcuno è rimasto vittima di morte violenta.
Per anni ha tenuto e continua a tenere banco il caso di Donato Bergamini, l’ex centrocampista emiliano diventato un idolo dei tifosi del Cosenza che fu trovato morto in autostrada nel 1989. Per molti anni il suo fu considerato un caso di suicidio.
Grazie alla riapertura delle indagini la magistratura dopo aver raccolto nuove prove ha formulato l’accusa di omicidio nei confronti della sua ex fidanzata. A distanza di anni un altro omicidio ha scosso e continua a scuotere il mondo del calcio.
Questa è una vicenda dai contorni molto più nitidi e in cui grazie alla solerzia e alla capacità dei magistrati brianzoli, il crimine si è consumato nei pressi di Monza, tutte le tessere del puzzle sono andate al loro posto.
Calcio italiano in lutto, un crimine efferato e crudele: l’intera comunità è sconvolta
Il fatto di cronaca risale a qualche anno fa e coinvolse un ex calciatore di Serie C, diventato poi direttore sportivo del Brugherio. La nostra vittima si chiamava Antonio La Rosa e fu ucciso con modalità atroci da due suoi conoscenti a causa di un affare andato male.
Per la cronaca i due autori dell’assassinio, Raffaele Rullo e la madre Antonietta Biancaniello, sono stati poi condannati all’ergastolo. Questa è una storia di soldi, di un affare sporco e soprattutto dei debiti.
Calcio in lutto, l’omicidio non è rimasto impunito: è scattato il carcere duro
In base alla ricostruzione fatta dagli inquirenti La Rosa aveva accettato un affare propostogli da quelli che poi sono diventati i suoi carnefici. un’operazione che non è andata a buon fine obbligando l’ex calciatore a dover restituire una certa somma.
Antonio La Rosa si recò infatti a un appuntamento proprio con Rullo e la madre e da quel momento di lui si persero le tracce. Fu ritrovato nel porta bagagli dell’auto della Biancaniello con le mani bruciate dall’acido. Una vicenda davvero turpe.