Faceva la bella vita, oggi si spacca la schiena: l’ex Serie A ha perso tutto | La droga lo ha cambiato
Andiamo a scoprire un altro caso, l’ennesimo, di un calciatore della nostra Serie A che ha attraversato un lungo e drammatico periodo buio
Dall’altare alla polvere, dal successo all’emarginazione: nel mondo del calcio cadere dal paradiso all’inferno è fin troppo facile. Il denaro che entra in tasca copioso, la facilità nel poterlo spendere, la bella vita con le sue succulente e numerose tentazioni: un pacchetto di privilegi e benefici che va gestito con saggezza e raziocinio.
Non tutti però hanno, come si dice in gergo, la testa giusta per affrontarlo al meglio. Anzi, molto spesso accade il contrario e basta un istante per uscire fuori dai binari dell’equilibrio. Per questo motivo nel mondo del pallone il caso del campione che finisce male è fin troppo frequente.
Non si contano purtroppo i giocatori che dall’Olimpo della Serie A sono caduti in disgrazia e che dopo aver appeso gli scarpini al chiodo si sono rassegnati a vivere da veri e propri emarginati.
C’è poi chi per fortuna ha saputo riprendersi e in extremis è riuscito a uscire dal tunnel dell’autodistruzione. Chi invece come Maradona e George Best è stato travolto dai suoi stessi eccessi fino alle estreme conseguenze.
Serie A, è stato protagonista molti anni fa: adesso fa una vita monastica
Dicevamo di chi invece è riuscito a dire basta ai vizi e agli eccessi e si è conquistato una seconda occasione. Uno di questi è un ex difensore, per la precisione terzino sinistro, che per una stagione riuscì ad indossare la maglia nerazzurra dell’Inter.
Stiamo parlando di Fabio Macellari, una carriera di alto livello tra Lecce, Cagliari e Bologna, che proprio nella stagione trascorsa in Emilia rischiò di finire seriamente nel tunnel della droga. La ‘polvere bianca’, la cocaina, riuscì ad attirarlo in trappola.
Serie A, addio alla droga: oggi a il contadino e il panettiere
Per fortuna Macellari ha saputo uscirne al momento giusto oggi, a cinquant’anni appena compiuti, è felice con la sua nuova attività. È lui stesso a raccontarlo: “Vivo insieme a mio figlio Matteo a Bobbio, in provincia di Piacenza. Taglio la legna, faccio il miele, lo zafferano e curo il mio orto e ogni tanto lavoro nel panificio dei miei amici”.
“Abbiamo un casolare – prosegue l’ex esterno di Sesto San Giovanni – che gestiamo da più di 150 anni e avevo sempre in mente di portare avanti questa tradizione. Il calcio? Non ne sento affatto la mancanza, ogni tanto vedo qualche big match in televisione ma niente di più“.