“Ho bisogno di aiuto”: appello disperato dell’ex Serie A | Non meritava questa fine
È capitato più di una volta che campioni acclamati del mondo del calcio abbiano dovuto affrontare periodi molto difficili a livello personale
A volte non basta essere un grande campione o un atleta di primo livello per gustare il sapore unico e inimitabile della felicità. Denaro, fama e successo rappresentano di certo una base più che promettente per avvicinarsi ad essa, ma da sole non bastano a raggiungerla.
Forse è proprio per questo che la storia dello sport è piena zeppa di esempi in tal senso: fuoriclasse acclamati dal pubblico e osannati dalle folle che nonostante il loro ‘status’ di numeri uno hanno dovuto affrontare gravi problemi, soprattutto di natura psicologica.
Il mondo del calcio da questo punto di vista non fa eccezione: capita sempre più spesso che alla fine della loro carriera molti calciatori di primo piano confessino di aver dovuto affrontare problematiche piuttosto serie, spesso di natura psicologica.
Il calcio super professionistico consuma e divora tutto a velocità folle. Quasi sempre a nessuno interessa sapere che dietro un grande campione esiste un uomo con la sua forza e con le sue grandi fragilità. Fragilità che spesso sfociano in vere e proprie crisi.
Serie A, la confessione dell’ex grande campione spiazza tutti: così non poteva andare avanti
È quanto accaduto a un’ex stella del nostro campionato e del calcio internazionale, uno dei difensori più forti della sua generazione. Stiamo parlando di Christian Chivu, centrale rumeno che in Italia ha indossato le maglie di Roma ed Inter.
Chivu arrivò nella Capitale nell’estate del 2003 e fu l’ultimo grande acquisto della Roma targata Fabio Capello. In giallorosso rimase quattro anni, dunque fino al 2007 prima di trasferirsi nella Milano nerazzurra, dove avrebbe poi vinto tutto il conquistabile.
Serie A, le dichiarazioni lasciano tutti senza parole: cosa è successo
Intervistato da ‘Cronache di Spogliatoio‘ l’ex difensore rumano ha svelato un clamoroso retroscena legato proprio al periodo in cui giocava nella Roma: “Tutto nacque a causa di un’intervista fatta dopo che Capello era andato alla Juve. Mi chiedono se mi sarebbe piaciuto lavorare nel futuro con lui che mi aveva portato in Italia, io dissi che era un grande allenatore e che mi avrebbe fatto piacere. Il titolo il giorno dopo fu ‘Chivu vuole la Juve“.
Per Chivu fu l’inizio di un incubo: “Venivo fischiato e insultato da 70mila persone tutte le domeniche. Mi fischiarono anche quando giocai con un alluce rotto. Ricordo che dopo le partite vomitavo per ansia e stress, non riuscivo a uscirne e chiesi aiuto a uno psicologo“.