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Questa volta non ce lo facciamo scappare | Alla Juve l’erede di Di Natale: offerta la numero 10

Di Natale
Antonio Di Natale, ex bomber Udinese, è stato vicino alla Juventus in passato, ma ha sempre rifiutato/LAPRESSE-Dotsport.it

Dopo non essere riuscita ad arrivare a Di Natale, in passato, i bianconeri tornano a bussare alla porta dei friulani.

Nell’estate del 2010, dopo un campionato straordinario dal punto di vista personale con ben 29 gol realizzati, ma deludente dal punti di vista della squadra con l’Udinese che arrivò quindicesima in classifica, la Juventus fece un’offerta ufficiale ai friulani per l’acquisto di Antonio Di Natale.

Un giorno, mentre si allenava con la sua Udinese in vista della stagione 2010/2011, Totò ricevette la chiamata del suo procuratore che gli disse dell’interesse della nuova Juventus che aveva appena affidato la panchina a Gigi Del Neri. Di Natale, nonostante i 33 anni ed un’offerta che non sarebbe più arrivata in carriera, rifiutò il trasferimento e rimase in Friuli.

Una decisione che colpì l’opinione pubblica e gli addetti ai lavori e che probabilmente in pochissimi altri avrebbero fatto. Di Natale, però, aveva le idee chiare e fece una scelta di vita, sposando Udine per tutto il resto della sua straordinaria carriera. Da lì in poi diventò simbolo, bandiera e forse il calciatore più importante della storia del friulani, continuando a segnare una marea di gol.

Ventotto nella stagione successiva, ventitré in quella dopo, con due terzi posti in campionato ed altrettante qualificazioni ai preliminari di Champions League. Risultati storici per Udine e l’Udinese, risultati che sono stati possibili anche e soprattutto grazie ai gol, alla classe ed all’enorme talento di Totò che poi terminò la sua carriera proprio in Friuli nel 2015.

Talenti made in Friuli, da Di Natale a Pafundi

La Juventus, dopo una stagione disastrosa con Del Neri in panchina, cominciò poi con Conte a vincere campionati in serie, fino ad arrivare a nove consecutivi negli anni successivi. Questa però è un’altra storia, mentre quella tra Totò Di Natale e l’Udinese è una storia d’amore che prescinde dai soldi e racconta di quanto il calcio fosse fatto anche di sentimenti fino a pochi anni fa.

Potenziali numeri dieci alla Di Natale, poi, ad Udinese se ne sono visti pochi, ma sicuramente nessuno della caratura del bomber e capitano per eccellenza. Uno di questi, di cui si è parlato molto negli ultimi tempi, è sicuramente Simone Pafundi, fantasista classe 2006 che dal vivaio dell’Udinese era arrivato direttamente in Nazionale maggiore, grazie alla fiducia di Roberto Mancini.

Pafundi
Simone Pafundi, fantasista Losanna, ma ancora di proprietà dell’Udinese, potrebbe essere un obiettivo della Juventus/ANSA-Dotsport.it

Pafundi, niente riscatto del Losanna. Spunta la Juve?

Pafundi ha poi giocato alla grande e quasi vinto il Mondiale Under 20 di poco più di un anno fa, ma non è mai riuscito ad avere un impatto determinante con la maglia della prima squadra friulana. Soltanto undici presenze totali e mai da titolare. L’Udinese ha così deciso di cederlo in prestito con diritto di riscatto a gennaio scorso al Losanna.

Anche in Svizzera, però, il 18enne non sta lasciando tracce mirabolanti ed ha collezionato, fin qui, 18 presenze ed un gol. Un rendimento che non basta per il riscatto del suo cartellino da parte del Losanna che, quasi sicuramente, a gennaio prossimo, lo rispedirà ad Udine. Il talento del ragazzo, però, resta cristallino e di tempo ce n’è per mostrarlo. La Juventus pare volerci fare un pensierino e potrebbe fiondarsi su di lui per provare, insieme a Thiago Motta, a farlo crescere e brillare.