“Quel derby vissuto con l’abbonamento di mio fratello morto” | Dotsport incontra Roberto Infascelli, il ‘Sorcio’ di Romanzo Criminale

“Quel derby vissuto con l’abbonamento di mio fratello morto” | Dotsport incontra Roberto Infascelli, il ‘Sorcio’ di Romanzo Criminale

Esclusiva Roberto Infascelli - foto Corriere/Dotsport.it

Esclusiva Roberto Infascelli – foto Corriere/Dotsport.it

Dotsport ha incontrato Roberto Infascelli, il ‘Sorcio’ di Romanzo Criminale: tutto il suo romanismo a poche ore dal derby.

Tifoso, ma per molti anche un punto di riferimento. Roberto Infascelli ha la Roma nel cuore e in Radio spesso la racconta, dando voce anche ai ricordi, alle speranze e ai pensieri di chi lo ascolta.

Specie nella settimana del derby le trasmissioni condotte da Infascelli, che in passato ha interpretato anche diversi ruoli (fra i più famosi quello del Sorcio, in Romanzo Criminale) vengono ascoltate con particolare attenzione. Proprio perché diventano ancor più emotive e, di conseguenza, empatiche.

Cosa significa per te il derby?
“Il derby per me ha tre sfumature: da bambino la Lazio per me era quasi il demonio, il male assoluto. Diventai isterico per un derby estivo, di appena 45 minuti, perso 1-0 in un triangolare che coinvolgeva anche il Cagliari. Da adolescente, quando lo sfottò era sano, si viveva il derby in maniera più serena. Ora lo stadio è sempre pieno, ed è difficile che ci siano problemi di ordine pubblico. Ora però c’è molta più violenza verbale. Non mi piace lo sfottò attuale, si è andati oltre. Ma Roma-Lazio resta il derby più bello d’Europa. Forse solo in Argentina c’è più passione. Resta quindi una partita speciale per quel che regala allo stadio, grazie a entrambe le tifoserie. Benché io sia di parte”.

Quale derby ricordi con più emozione?
“Il mio derby preferito è quello che la Roma di Mazzone vinse 3-0. La Lazio era data per stra-favorita e batterla fu eccezionale. Per me però quella partita è speciale perché era morto mio fratello Matteo da poco. Vidi la partita stringendo al petto il suo abbonamento che purtroppo non gli serviva più. Mi sembrava che la Roma l’avesse dedicata a mio fratello”.

De Rossi e Tudor saranno al loro primo derby: ti aspetti quindi una stracittadina particolare?
“Non molto. Il derby ha delle regole precise. La Lazio avrà pure vinto meno sfide, ma secondo me è più brava a prepararlo, essendo stata meno forte storicamente. La Roma è spesso caduta nei trappoloni da derby. Tudor è bravo a rendere aggressive le sue squadre. De Rossi gioca un calcio offensivo. Quindi secondo me sarà una stracittadina tipica: la Roma proverà ad attaccare di più, la Lazio verosimilmente sarà più aggressiva”.

Cosa ti auguri?
“Semplicemente che non ci siano disordini e che l’arbitro non diventi protagonista”.

Roma-Lazio, Dotsport intervista i VIP

Abbiamo ascoltato anche le parole di Stefano Pantano, campione del mondo di scherma e tifosissimo della Lazio. Qui le sue parole.